Sintomi e malattie
Influenza e raffreddore sono due cose diverse. Le reali differenze e i sintomi
Anche se spesso presentano sintomi simili, in realtà influenza e raffreddore sono diversi. Ecco quali sono le sostanziali differenze tra le due malattie virali
Un tempo ci si ammalava di raffreddore e influenza soltanto nella stagione invernale. Oggi, invece, pare che i virus siano presenti tutto l’anno – anche se rimangono in maggior misura proprio durante il periodo freddo. Ma influenza e raffreddore, oltre a essere due malattie virali, cosa hanno in realtà di diverso? Scopriamolo insieme.
Che cos’è l’influenza
Come accennato l’influenza è una malattia causata da un virus, e per questo motivo è anche detta “infettiva”. L’influenza ha contagiosità elevata e si diffonde molto velocemente e a macchia d’olio. Tutto ciò è favorito anche dalla capacità del virus di mutare da stagione a stagione. L’influenza, anche se considerata una “malattia comune”, non è da prendere sottogamba ma, al contrario, è da tenere in considerazione specie quando si sviluppa nelle cosiddetta categorie più fragili: anziani, bambini, pazienti con patologie croniche. In tutti questi casi, l’influenza può avere anche gravi complicanze.
I sintomi dell’influenza
I sintomi più comuni dell’influenza sono:
Febbre
Brividi
Dolori Muscolari E Articolari
Spossatezza
Mal Di Testa
Mal Di Gola
Congestione Nasale
Tosse.
Che cos’è il raffreddore
Il raffreddore comune è
conosciuto anche come “rinosinusite virale”. Come si evince
dal nome, anch’esso è causato da un virus. Si ritiene sia la malattia virale più diffusa
al mondo – grazie anche alle migliaia di diversi ceppi virali che circolano. A differenza
dell’influenza – che si potrebbe considerare una malattia più
“sistemica”, per via del coinvolgimento di più organi del corpo – il
raffreddore consiste principalmente in un’infiammazione virale delle vie aereo
e digestive superiori. Non a caso, a essere più colpiti sono naso, seni
paranasali e faringe. Di solito, il raffreddore guarisce nell’arco di 7-10
giorni e in genere non si ha febbre o, nel caso, è molto bassa – a differenza
dell’influenza che invece può essere molto alte.
il virus del raffreddore si caratterizza per la colonizzazione della mucosa
delle vie respiratorie. Specie quelle nasali. Dapprima si presenta con uno
scolo liquido, che con il passare del tempo diviene più viscoso.
I sintomi del raffreddore
I sintomi più comuni del raffreddore sono:
Starnuti
Gola secca
Mal di testa
Lacrimazione
Iperproduzione di muco
Tosse secca
Febbre (raramente)
Influenza e raffreddore, come curarli
Per il trattamento dell’influenza non bisogna assumere antibiotici, poiché è una malattia virale e non batterica. In genere bisogna fare riposo, meglio se a letto. È necessario assumere molti liquidi, specie se c’è febbre alta, per reintegrare quelli persi. A livello sintomatico si possono assumere farmaci per lenire i sintomi e ridurre la febbre se diviene troppo alta. Tra i farmaci più usati ricordiamo analgesici per i dolori, antipiretici per abbassare la temperatura.
In caso di raffreddore, il trattamento consiste in genere nel fare sciacqui nasali con soluzione fisiologica o decongestionanti nasali in caso di vie aeree chiuse. In caso di tosse si possono assumere sciroppi o mucolitici. Gli analgesici possono essere utili quando al raffreddore è associata anche cefalea.
In tutti i casi, ricordiamo che la prevenzione è sempre l’arma migliore: evitare luoghi affollati e con caldo secco. Evitare locali dove vi è riscaldamento ad aerazione (spesso i filtri divengono ricettacolo di batteri e virus). Evitare il contatto con persone infette o oggetti infettati – nel caso, usare appositi gel disinfettanti. Chi ne è soggetto o in categorie a rischio, per l’influenza in medici consigliano la vaccinazione.
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