Salute
Malattie respiratorie: con l’autunno ripartono i virus stagionali
Con l’arrivo dell’autunno, i virus respiratori stagionali come Covid-19, rinovirus ed enterovirus tornano a diffondersi. I casi gravi di Covid sono diminuiti rispetto al 2023, grazie a vaccinazioni e immunità di comunità, ma la vigilanza resta fondamentale
Con l’arrivo dell’autunno, si registra puntualmente il ritorno dei virus stagionali che colpiscono il sistema respiratorio. Tra i principali protagonisti ci sono il Covid-19, i rinovirus e gli enterovirus, che si diffondono con maggiore facilità grazie alle temperature più fredde e alla ripresa delle attività scolastiche e lavorative. Anche se i numeri del Covid non sono paragonabili a quelli degli scorsi anni, la sua presenza resta significativa e rappresenta ancora una sfida per il sistema sanitario.
Nel mese di settembre 2024, sono stati registrati 9.200 nuovi casi di positività al Covid, un numero che, se confrontato con lo stesso periodo del 2023, appare molto più contenuto. Un anno fa, infatti, i nuovi casi erano quasi 27.000, ma la quantità di tamponi effettuati era notevolmente superiore. La differenza di test svolti ha influenzato il totale dei casi rilevati, ma la percentuale di positivi sul totale dei tamponi effettuati è rimasta sorprendentemente costante, attestandosi attorno al 16%. Questo indica che, pur con un numero minore di diagnosi confermate, il tasso di contagio non ha subito variazioni significative, segnalando una circolazione ancora attiva del virus.
Tra gli indicatori rassicuranti del periodo attuale c’è la riduzione significativa dei casi gravi rispetto al passato. In Lombardia, una delle regioni più colpite durante le prime ondate pandemiche, si contano solo due pazienti ricoverati in terapia intensiva a causa di polmonite da Covid-19. Un dato che testimonia il miglioramento della gestione clinica del virus, complice la diffusione della vaccinazione e l’aumento dell’immunità di comunità. Tuttavia, anche se i numeri sono incoraggianti, non bisogna abbassare la guardia: la combinazione tra Covid e altri virus stagionali, come rinovirus ed enterovirus, potrebbe rappresentare una sfida per le persone più vulnerabili, come gli anziani o i soggetti con patologie croniche.
I virus respiratori dell’autunno: un quadro variegato
Oltre al Covid-19, il ritorno di virus come il rinovirus e l’enterovirus contribuisce ad alimentare il carico di infezioni respiratorie durante la stagione autunnale. Il rinovirus, principale responsabile del raffreddore comune, si diffonde con grande facilità, colpendo soprattutto i bambini e le persone con un sistema immunitario più fragile. L’enterovirus, invece, può provocare infezioni respiratorie di varia gravità, ma è noto anche per causare altre malattie, come la meningite virale, in casi più rari.
Le misure di prevenzione, come l’igiene delle mani, l’uso di mascherine in contesti affollati e la vaccinazione contro il Covid e l’influenza stagionale, restano fondamentali per limitare la diffusione di questi virus. La consapevolezza dei sintomi e la diagnosi precoce possono aiutare a ridurre la pressione sugli ospedali e garantire una risposta rapida ed efficace.
In conclusione, con l’autunno riprendono le infezioni respiratorie stagionali, ma il contesto sanitario attuale appare molto più gestibile rispetto agli anni precedenti.