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Salute

La cannabis e l’aumento dei disturbi psicotici

Un crescente numero di studi ha evidenziato che la cannabis moderna, con alte concentrazioni di THC, è collegata a un aumento dei disturbi psicotici tra i giovani. L’uso quotidiano di varietà ad alta potenza può portare a episodi di schizofrenia, deliri e allucinazioni. Sensibilizzare sui rischi è fondamentale

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La cannabis e l'aumento dei disturbi psicotici

Negli ultimi anni, l’aumento della potenza della cannabis disponibile sul mercato ha suscitato preoccupazione tra gli esperti di salute mentale. La cannabis moderna, rispetto a quella consumata dai nostri genitori, contiene concentrazioni significativamente più elevate di tetraidrocannabinolo (THC), il principale composto psicoattivo. Questo incremento della potenza ha portato a un allarme crescente riguardo ai potenziali effetti negativi sulla salute mentale, in particolare l’aumento dei disturbi psicotici tra i consumatori abituali.

La cannabis e i disturbi psicotici

Recenti studi, come quello pubblicato sulla rivista The Lancet Psychiatry, hanno evidenziato che chi consuma cannabis con alte concentrazioni di THC ha un rischio maggiore di sviluppare disturbi psicotici, come schizofrenia, deliri e allucinazioni. La ricerca, condotta su un ampio campione di individui in 11 città europee e in una regione del Brasile, ha mostrato che circa un caso su dieci di psicosi può essere attribuito al consumo di cannabis ad alta potenza.

Gli autori dello studio, tra cui Marta Di Forti del King’s College di Londra, hanno scoperto che l’uso quotidiano di cannabis era significativamente più comune tra coloro che avevano sperimentato un primo episodio psicotico rispetto alla popolazione generale. Inoltre, la cannabis ad alta potenza era consumata prevalentemente da coloro che avevano avuto episodi psicotici, suggerendo un chiaro legame tra il livello di THC e l’insorgenza di disturbi mentali.

Differenze tra cannabis terapeutica e ricreativa

È importante distinguere tra l’uso terapeutico e quello ricreativo della cannabis. La cannabis terapeutica viene spesso prescritta per alleviare sintomi di malattie croniche e deve essere somministrata sotto stretto controllo medico, con dosaggi regolamentati per evitare effetti avversi. Al contrario, l’uso ricreativo della cannabis, soprattutto quelle varietà ad alta concentrazione di THC, è spesso non regolamentato, aumentando il rischio di consumo eccessivo e le conseguenze negative sulla salute mentale.

Prevenzione e informazione

La scoperta dell’aumento del rischio di disturbi psicotici associato all’uso di cannabis ad alta potenza dovrebbe spingere i dipartimenti di salute pubblica a intensificare le campagne informative sui rischi connessi al consumo di queste sostanze. Secondo gli scienziati, è cruciale sensibilizzare la popolazione, soprattutto i giovani, sui pericoli del consumo regolare di cannabis ad alto contenuto di THC.

Fattori sociali e ambientali

La ricerca suggerisce anche che il rischio di sviluppare disturbi psicotici non dipende solo dal consumo di cannabis, ma anche da altri fattori sociali e ambientali. Ad esempio, i livelli di istruzione e i tassi di occupazione possono influenzare la vulnerabilità degli individui. Un livello di istruzione più basso e una scarsa integrazione nel mercato del lavoro possono aumentare la predisposizione ai disturbi mentali, rendendo alcune persone più suscettibili agli effetti negativi della cannabis.

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