Salute
Cataratta: sintomi, cause, cure e intervento, complicazioni, secondaria, congenita
Cataratta: tutto quello che c’è da sapere. Sintomi, cure, prevenzione, secondaria e congeninta
La cataratta e tutto quello che si deve sapere in modo semplice e conciso. Cause, sintomi, cure e intervento, complicazioni, prevenzione, la cataratta secondaria e congenita
Cos’è la cataratta
La cataratta è il processo di progressiva opacizzazione del cristallino, o perdita di trasparenza. Avviene una sorta di ossidazione.
Cos’è il cristallino
Il cristallino è una lente, o organo, che fa parte del bulbo oculare. È di forma biconvessa e si trova dietro l’iride. Quando in salute, è trasparente.
Perché si forma la cataratta e le cause
La scienza medica attribuisce allo sviluppo della cataratta diversi fattori. Tra questi, un’influenza o predisposizione genetica. Tuttavia, recenti studi hanno dimostrato «come i fattori ambientali (tra cui la dieta) influenzino la cataratta più dei fattori genetici, i quali spiegano solo un terzo della variazione di opacità del cristallino». Altre influenze possono essere la familiarità, il vizio del fumo, l’alcol, i traumi oculari. E poi malattie come diabete, ipertiroidismo o ipotiroidismo, uveite, terapie farmacologiche… senza dimenticare l’età che vede le persone anziane più colpite e, come accennato, la dieta.
Sintomi della cataratta
La cataratta non esordisce d’improvviso, ma ha un andamento lento e progressivo. Spesso non ci si accorge di averla finché non si hanno serie difficoltà visive.
I sintomi più comuni sono
- Vista offuscata
- Vista doppia
- Ipersensibilità alla luce o fotofobia
- Aloni attorno a luci come quelle di lampadine, stelle ecc.
- Difficoltà di lettura
- Difficoltà nel distinguere i colori
- Difficoltà di adattamento della vista al buio
Prevenzione della cataratta
Quando non sia dovuta a fattori inevitabili, la cataratta si può prevenire o comunque rallentarne il progresso. Anche una diagnosi tempestiva o precoce è fondamentale per intervenire per tempo e riuscire a evitare la degenerazione e l’intervento chirurgico.
Tra i vari modi pe prevenire ci sono
- Uno stile di vita corretto e sano
- Evitare il vizio del fumo
- Evitare il vizio dell’alcol
- Tenere sotto controllo la glicemia nel sangue
- Mangiare molta frutta e verdura ricche di vitamine antiossidanti come la C, la E.
- Assumere adeguate quantità di luteina (un carotenoide che si trova nei cibi di colore arancione, giallo e verde) e glutatione (un tripeptide antiossidante che si trova in cibi come quelli di origine marina, nel latte, nelle frattaglie ma anche in frutta come arance, mango ecc.).
Cura per la cataratta
Al momento, la scienza medica non dispone di cure farmacologiche o simili per il trattamento della cataratta. Al massimo si può rallentare la progressione. Ma una volta che la cataratta sia arrivata a un certo stadio, l’unica soluzione è l’intervento chirurgico.
Intervento chirurgico per la cataratta
Dai primi interventi chirurgici di cataratta sono stati fatti enormi progressi. Per questo motivo, oggi, il successo è quasi garantito – anche se il rischio zero non esiste. Attualmente si utilizzano gli ultrasuoni, per mezzo di una mini-sonda (del diametro di 0.8 mm) chiamata facoemulsificatore. Questo strumento, emettendo ultrasuoni ad altissima frequenza, polverizza le fibre del cristallino in modo che si possano aspirare del tutto, senza lasciare tracce. Attraverso una piccola apertura pari a 2,75 millimetri, si estrae la cataratta. Dopo di che, sempre attraverso questa apertura, verrà iniettata una lente artificiale morbida e piegata. Quando poi sia stata posizionata, la lente si apre a mo’ di fiore per stabilizzarsi in loco in modo permanente. L’intervento non richiede punti di sutura e non rimangono cicatrici.
Cosa avviene dopo l’intervento di cataratta
La benda che copre l’occhio che ha subìto l’intervento viene rimossa già dopo 24 ore. La persona può così vedere da subito.
La cataratta secondaria
La cataratta secondaria è quella condizione che colpisce circa il 15 per cento di chi si è già sottoposto a intervento chirurgico per la cataratta primaria. In questo caso, tuttavia, non interessa il cristallino (che è già stato sostituito), ma la capsula su cui quest’ultimo è stato posizionato. Le cause di questo fenomeno non sono del tutto chiare, ma si pensa a una componente infiammatoria. Per curarla si utilizza il laser Yag, che taglia la capsula che si è opacizzata facendo ritirare la parte che impediva la visione.
La cataratta congenita
La cataratta congenita interessa meno dell’1 per cento della popolazione (da 1 a 6 casi su 10mila nascite). Come definisce il termine, colpisce i neonati, in particolare tra 0 e 12 mesi di vita. Allo stesso modo della cataratta primaria, si manifesta con un’opacizzazione del cristallino. In genere interessa soltanto un occhio, ma può anche colpire entrambi. Il medico può accorgersi di questa condizione osservando l’occhio del bambino, che risulta opaco. Oppure valutando la presenza di strabismo. Come per gli adulti, spesso l’unica soluzione è l’intervento chirurgico.