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Salute

Allarme psicofarmaci tra i giovani: aumenta l’uso senza prescrizione

Il consumo di psicofarmaci senza prescrizione tra gli studenti italiani è in aumento, con 280.000 casi nel 2023. Il fenomeno colpisce soprattutto le ragazze, con una prevalenza doppia rispetto ai ragazzi. Parallelamente, cresce anche l’uso di tabacco, sigarette elettroniche e alcol, evidenziando una tendenza preoccupante per la salute pubblica

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Allarme psicofarmaci tra i giovani: aumenta l'uso senza prescrizione

Negli ultimi anni, l’uso di psicofarmaci senza prescrizione medica tra gli studenti italiani è diventato un fenomeno preoccupante. Recenti dati presentati dal Ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, durante la ‘Relazione annuale al Parlamento sul fenomeno delle tossicodipendenze in Italia 2024’, evidenziano una tendenza in crescita che richiede un’attenzione immediata da parte delle istituzioni e delle famiglie.

I dati

Nel 2023, ben 280.000 studenti italiani hanno assunto psicofarmaci senza alcuna prescrizione medica. Questo dato rappresenta un incremento rispetto agli anni precedenti, segnalando un’inversione di tendenza dopo il calo registrato nel 2020. Il fenomeno risulta particolarmente preoccupante tra le studentesse, con una prevalenza doppia rispetto ai coetanei maschi.

Secondo il rapporto del Dipartimento per le Politiche Antidroga, i numeri sono allarmanti:

  • Circa 440.000 studenti (18%) hanno dichiarato di aver assunto psicofarmaci almeno una volta nella vita.
  • Oltre 280.000 (11%) li hanno utilizzati nell’ultimo anno.
  • 58.000 studenti (2,3%) li consumano frequentemente, con almeno 10 assunzioni negli ultimi 30 giorni.

Le tipologie di psicofarmaci maggiormente utilizzate

L’analisi dettagliata mostra che i tipi di psicofarmaci maggiormente assunti sono quelli per dormire e rilassarsi (8,3%), seguiti da quelli per l’attenzione e l’iperattività (3,5%), dimagrire (2,6%) e migliorare l’umore (2,5%). Il consumo di psicofarmaci per dormire e per diete risulta particolarmente elevato tra le ragazze, con prevalenze almeno triple rispetto ai ragazzi.

Il ritorno del fumo tra i giovani

Oltre all’uso di psicofarmaci, il rapporto evidenzia un aumento del consumo di tabacco tra i giovani. Più di 1,2 milioni di studenti (50%) hanno fumato almeno una sigaretta nella loro vita, e 950.000 (39%) lo hanno fatto nel 2023. Anche in questo caso, le percentuali sono più alte tra le ragazze. Il 19% degli studenti ha fumato almeno una sigaretta al giorno nell’ultimo anno.

L’uso di sigarette elettroniche

L’uso di sigarette elettroniche continua a crescere, con 1,2 milioni di studenti (48%) che le hanno provate almeno una volta nella vita e oltre 900.000 (37%) nel 2023. La fascia d’età più coinvolta è quella tra i 15 e i 17 anni.

Consumo di alcol

Anche il consumo di alcol rimane un problema diffuso. Ben 2 milioni di studenti (81%) hanno dichiarato di aver bevuto alcolici almeno una volta nella vita, e oltre 1,8 milioni (75%) nell’ultimo anno. In particolare, 140.000 studenti (5,6%) hanno consumato bevande alcoliche almeno 20 volte negli ultimi 30 giorni. Le ubriacature frequenti sono in aumento, con valori mai registrati prima.

L’uso di sostanze tra i giovani è un fenomeno complesso e in crescita. L’aumento del consumo di psicofarmaci senza prescrizione, insieme al ritorno del fumo e all’uso elevato di alcol, rappresentano sfide significative per la salute pubblica e richiedono interventi coordinati. È essenziale promuovere programmi di prevenzione e sensibilizzazione, coinvolgendo scuole, famiglie e istituzioni per tutelare il benessere dei giovani e arginare questo allarmante fenomeno.

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