Cardiologia
L’alga spirulina contiene una super molecola contro l’ipertensione
Scienziati italiani scoprono una molecola in grado di ridurre (potenzialmente) la pressione arteriosa nei soggetti ipertesi
Da uno studio made in Italy arrivano buone notizie per tutte le persone che soffrono di ipertensione. Il mondo della natura, infatti, ci mette a disposizione tutti gli elementi necessari per godere di ottima salute. Tra questi emerge una molecola derivante da un super food ampiamente utilizzato e conosciuto da millenni, ora disponibile anche nel nostro paese. Stiamo parlando dell’alga spirulina. Ecco i risultati di una ricerca condotta in provincia di Isernia.
L’alga spirulina contro l’ipertensione
L’alga spirulina conterrebbe un particolare composto chimico che sarebbe in grado di tenere sotto controllo i picchi ipertensivi grazie alla sua funzione vasodilatatrice. Per questo motivo gli scienziati già pensano di utilizzare la molecola per dare vita a una nuova classe di farmaci che riducano la pressione arteriosa.
L’estratto di alga che riduce la pressione
La scoperta è stata resa possibile grazie a un team di scienziati italiani provenienti dall’IRCCS Neuromed di Pozzilli (Isernia). Durante lo studio, i ricercatori sono rimasti stupiti nel notare come alcune molecole dell’alga provocassero una buona dilatazione dei vasi sanguigni contrastando in maniera naturale l’ipertensione. Da questa, quindi, si potrebbe ricavare un estratto in grado di sostituire totalmente o parzialmente i farmaci attuali. La molecola in questione sarebbe un peptide denominato SP6.
Il peptide dell’alga azzurra che combatte l’ipertensione
Gli scienziati sono riusciti a isolare l’SP6 e grazie a questo hanno potuto dimostrare come esso sia in grado di variare l’ampiezza del lume di vene e arterie. Il peptide estratto dalla cosiddetta alga azzurra, in sintesi, è in grado di migliorare quel meccanismo difettoso associato all’ossido nitrico che spesso risiede nei pazienti affetti da ipertensione.
Come sono stati isolati i peptidi della spirulina
«Abbiamo iniziato la nostra ricerca simulando una digestione gastrointestinale dell’estratto grezzo di spirulina: in altre parole, abbiamo riprodotto ciò che accade nell’intestino umano dopo aver ingerito la sostanza, per isolare i peptidi che verrebbero assorbiti dal nostro organismo», spiega il professor Albino Carrizzo co-coordinatore dello studio.
Gli studi clinici sulla spirulina contro l’ipertensione
Nonostante le analisi (di laboratorio) finora effettuate abbiano dato esito positivo, sarà necessario eseguire ulteriori verifiche circa la sicurezza e l’efficacia del peptide SP6. E questo – come è prassi – verrà accertato tramite la cosiddetta fase clinica, ovvero attraverso test condotti direttamente sull’essere umano. In questo modo di potrà avere a disposizione un coadiuvante naturale che possa limitare e affiancare le attuali terapie farmacologiche. Lo studio è stato condotto in collaborazione con il Dipartimento di Medicina e Chirurgia dell’Università di Salerno e dell’Università Sapienza di Roma e coordinato da Carmine Vecchione e Albino Carrizzo.
Ricordiamo che se si soffre di ipertensione è bene evitare qualsiasi cura fai da te e prima di usare l’alga spirulina per tale patologia è importante rivolgersi al proprio medico curante. Il rimedio naturale, infatti, può avere anche effetti collaterali o produrre reazioni avverse.