Malattie infettive
Cistite: la semplice cura che funziona
Per ridurre il rischio di infezioni alla vescica, la cistite e le recidive nelle donne esiste un semplice quanto efficace metodo. La scoperta dei ricercatori
Una nuova ricerca, condotta dagli studiosi dell’Università del Texas Southwestern Medical Center, mostra che esiste un metodo semplice quanto efficace per ridurre il rischio di sviluppare le infezioni alla vescica e la cistite nelle donne. Questo semplice rimedio è l’acqua.
La semplice cura della cistite
Lo studio, condotto dal dottor Yair Lotan e colleghi, ha coinvolto un gruppo di donne che dovevano semplicemente bere acqua. «Nella sperimentazione controllata – spiega il dott. Lotan – le donne che hanno bevuto ulteriori 1,5 litri di acqua al giorno hanno sperimentato il 48% in meno di infezioni alla vescica ripetute rispetto a quelle che hanno bevuto il loro solito volume di liquidi». Il risultato, si è basato sul volume abituale riportato dalle partecipanti, che in media era di meno di 6 bicchieri d’acqua da 250 ml al giorno (1,5 litri). Questa è una differenza significativa – sottolinea Lotan – Questi risultati sono importanti perché più della metà di tutte le donne riferiscono di avere infezioni della vescica, che sono una delle infezioni più comuni nelle donne».
L’infezione alla vescica e la cistite
Secondo le stime, più di un quarto delle donne sperimenta un’infezione secondaria entro 6 mesi da un’infezione iniziale e il 44-77% avrà una recidiva entro un anno, hanno precisato i ricercatori. L’effetto dell’acqua sulla riduzione delle infezioni è probabilmente dovuto alla riduzione della presenza dei batteri dovuta a una maggiore presenza di liquidi, ipotizzano gli scienziati. Queste condizioni limitano anche la capacità dei batteri di attaccarsi alla vescica.
La cistite e i sintomi
I sintomi tipici di una cistite acuta non complicata, che fa parte delle infezioni del tratto urinario (UTI), includono dolore o difficoltà nella minzione, sensazione di vescica piena, urgenza o frequenza di minzione, sensibilità nella zona addominale inferiore e anche sangue nelle urine. In genere queste infezioni sono trattate con antibiotici, ma l’aumento dell’apporto di liquidi come l’acqua potrebbe aiutare a ridurre l’uso di antibiotici e, di conseguenza, aiutare a controllare la resistenza agli antibiotici, concludono i ricercatori. I risultati completi dello studio sono stati pubblicati sulla rivista JAMA Internal Medicine.