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Esami del Sangue

Esami del sangue per celiachia

La celiachia è una malattia autoimmune causata dalla reazione al glutine. La diagnosi si basa su esami del sangue per rilevare anticorpi specifici e, in caso di positività, su una biopsia intestinale. I sintomi variano da diarrea e gonfiore a stanchezza e infertilità

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Esami del sangue per celiachia
Giovane donna che soffre di celiachia (©depositphotos)

La celiachia è una condizione autoimmune che colpisce un numero crescente di persone, causando una reazione avversa al glutine, una proteina presente in molti cereali. Riconoscere i sintomi e sottoporsi agli opportuni esami diagnostici è fondamentale per gestire efficacemente la malattia e migliorare la qualità della vita. In questo articolo esploreremo gli esami necessari per diagnosticare la celiachia, i relativi sintomi e l’importanza di una dieta senza glutine.

Gli esami sanguigni per la diagnosi

Il primo passo nella diagnosi della celiachia consiste nel sottoporsi a specifici esami del sangue. Questi test sono fondamentali per rilevare la presenza di anticorpi che possono indicare la malattia. I principali esami raccomandati includono:

  1. Anticorpi Anti-Transglutaminasi Tessutale (tTG) – Classe IgA: questo è generalmente il primo test eseguito. In caso di carenza di IgA, è importante utilizzare il test per la classe IgG degli stessi anticorpi, per evitare falsi negativi.
  2. Immunoglobuline A (IgA): questo test viene spesso effettuato in concomitanza con il test per i tTG. È essenziale per verificare eventuali carenze di IgA, che potrebbero influenzare i risultati.
  3. Anticorpi Anti-Gliadina Deaminata (DGP): possono essere richiesti in aggiunta ai test precedenti, specialmente nei bambini di età inferiore ai due anni, dove la diagnosi può essere più complicata.

I risultati di questi esami forniranno informazioni cruciali. Se sia il dosaggio degli anticorpi anti-tTG che quello delle IgA totali sono nella norma, è probabile che non si sia affetti da celiachia.

Sintomi e manifestazioni della celiachia

La celiachia presenta una varietà di sintomi, che possono differire notevolmente da persona a persona. I segni più comuni includono:

  • Forma classica: diarrea, gonfiore addominale, perdita di peso e malassorbimento intestinale.
  • Forma atipica: stanchezza, anemia da carenza di ferro, depressione, alopecia, problemi dentali e infertilità.

Le manifestazioni cliniche possono rendere difficile una diagnosi tempestiva, in quanto spesso vengono scambiate per altre condizioni.

Importanza della biopsia intestinale e dei test genetici

Per confermare la diagnosi di celiachia, è necessario eseguire una biopsia intestinale. Questo esame consente di osservare i villi intestinali e identificare eventuali atrofie. Inoltre, i test genetici per l’aplotipo HLA DQ2/DQ8 possono essere utili per identificare i soggetti a rischio, ma non sono definitivi per la diagnosi.

Preparazione agli esami e dieta

Prima di sottoporsi agli esami, è essenziale che il paziente continui a consumare glutine per un periodo di almeno sei settimane. Inoltre, è consigliabile astenersi da fumi e alcol, poiché questi possono alterare i risultati. È preferibile mantenere una dieta normale, senza restrizioni, prima del prelievo.

Cosa fare in caso di diagnosi positiva

Se la diagnosi di celiachia è confermata, l’unico trattamento efficace è una dieta rigorosamente priva di glutine. Questo approccio alimentare non solo allevia i sintomi, ma consente anche il recupero della mucosa intestinale, migliorando così la qualità della vita del paziente.

In conclusione, la celiachia è una malattia complessa che richiede attenzione e una corretta gestione. Gli esami ematici, uniti a un’adeguata diagnosi clinica, sono strumenti essenziali per affrontare questa condizione e vivere una vita sana e soddisfacente.

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