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Anticorpi ASCA igg positivo, cosa sono, valori di riferimento e morbo di Crohn

Gli anticorpi ASCA, anca, igg, morbo di Crohn, celiachia, colite ulcerosa: tutto quello che c’è da sapere

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Anticorpi ASCA
Anticorpi ASCA

Se di recente avete accusato dolori addominali, carenze nutrizionali, problemi di assimilazione e gastroenterologici, è probabile che tra i vari esami del sangue il vostro medico curante vi abbia prescritto quelli che vengono denominati anticorpi ASCA. Ecco tutto ciò che dovresti sapere in merito a questo esame diagnostico.

Cosa sono gli anticorpi ASCA

Gli ASCA sono degli anticorpi (IgA / IgG) diretti contro un particolare microorganismo – un lievito – denominato Saccharomyces cerevisiae. Quest’ultimo viene utilizzato molto frequentemente nella panificazione perché è considerato il più noto agente lievitante: quello che noi siamo soliti chiamare levito di birra.

Perché vengono prescritti gli anticorpi ASCA

Generalmente vengono prescritti in caso di sospetta infiammazione cronica intestinale. Gli ASCA, in particolare, vengono considerati uno dei marker più specifici nel caso del morbo di Crohn (60% dei casi). Una sua diagnosi certa, tuttavia, deve necessariamente essere accompagnata da altri tipi di approfondimenti, come, per esempio, una colonscopia.

Anticorpi ASCA positivi, cosa si deve sospettare

Quando gli anticorpi ASCA sono positivi significa che il nostro organismo non tollera i lieviti a causa, probabilmente, del morbo di Crohn o della colite ulcerosa (10% dei casi). Ma pare che anche altre malattie infiammatorie possano essere correlate con un aumento di tali anticorpi.

Potrebbero essere causa anche di malattie autoimmuni

Secondo una recente ricerca [1] gli anticorpi ASCA sono stati rilevati anche in altri tipi di malattie autoimmuni. Tra queste vi erano malattie di tipo epatico come la cirrosi biliare primaria, l’epatite autoimmune, la colangite sclerosante primaria e malattie infiammatorie croniche intestinali. Tuttavia, i ricercatori concludono che gli anticorpi ASCA «non possono essere considerati un indicatore sierologico della malattia epatica autoimmune, ma la possibilità di rilevare tale reattività nei disordini epatici autoimmuni dovrebbe essere considerata; la loro correlazione con elevata IgA nei pazienti affetti da cirrosi biliare primaria, suggerisce che gli ASCA possono essere un segno indiretto di una maggiore immunità mucosale».

Anticorpi ASCA associati alla celiachia

Un interessante studio [2] ha mostrato che gli anticorpi ASCA possono essere un segno predittivo di celiachia oltre che di altre malattie infiammatorie. Pare che una sua alterazione possa infatti prevedere l’insorgenza della celiachia a breve termine. «La nostra osservazione indica che in pazienti asintomatici, anticorpi ASCA positivi, non solo sono predittivi della malattia di Crohn, ma possono anche essere associati a una malattia potenzialmente silenziosa come la celiachia. L’aumento della permeabilità nel piccolo intestino dei pazienti celiaci sembra essere un evento precoce, che precede lo sviluppo di più grave danno alla mucosa. La permeabilità alterata del piccolo intestino verso gli antigeni del lievito potrebbe spiegare il verificarsi di anticorpi ASCA da una fase molto precoce della malattia nei pazienti celiaci asintomatici, come suggerito dai nostri pazienti celiaci con l’architettura della mucosa minimamente anormale. L’ipotesi della ‘permeabilità alterata’ dovrebbe essere studiata ulteriormente per spiegare la rilevazione frequente dei ASCA in altre malattie autoimmuni, come la cirrosi biliare primitiva e la colangite sclerosante primitiva», concludono i ricercatori. Secondo recenti stime quasi il 40% dei pazienti celiaci mostra anticorpi ASCA alterati.

Perché associare gli anticorpi ASCA agli ANCA

Gli anticorpi ANCA (anti citoplasma) generalmente vengono richiesti in caso di sospetta vasculite autoimmune, ma associata agli anticorpi ASCA potrebbero indicare la presenza o meno della colite ulcerosa. Gli ANCA sono infatti considerati, più che anticorpi, ‘autoanticorpi’, che vengono cioè prodotti dal sistema immunitario che riconosce come estranee sostanze che in realtà non lo sono affatto. In linea di massima si è potuto constatare che l’80% dei pazienti con ANCA elevati sono affetti da colite ulcerosa.

Bibliografia scientifica

[1] Clin Exp Immunol. 2003 Jun;132(3):473-6. Anti-Saccharomyces cerevisiae antibodies (ASCA) and autoimmune liver diseases. Muratori P1, Muratori L, Guidi M, Maccariello S, Pappas G, Ferrari R, Gionchetti P, Campieri M, Bianchi FB.

[2] Gut. 2006 Feb; 55(2): 296. PMCID: PMC1856514 Anti‐saccharomyces cerevisiae antibodies (ASCA) in coeliac disease A Granito, L Muratori, P Muratori, M Guidi, M Lenzi, F B Bianchi, and U Volta

[3] Prevalenza degli anticorpi anti-saccharomyces cerevisiae (ASCA) nei bambini con malattia infiammatoria cronica dell’intestino M. PACE, C. BARBERA, PL. CALVO, B. SANTINI, MC. ZAFFINO, R. ROCCA, M. BALDI UOA di Gastroenterologia, Dipartimento di Scienze Pediatriche e dell’Adolescenza, OIRM S.Anna, Torino Div. di Gastroenterologia, Ospedale Mauriziano, Torino Laboratorio di Analisi Cliniche, Ospedale Mauriziano, Torino

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