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Reflusso gastroesofageo, 5 consigli per contrastarlo

Dagli esperti dell’Istituto Humanitas ecco i 5 consigli per contrastare il fastidioso reflusso gastroesofageo, che dà una sensazione di bruciore dietro lo sterno. Un disturbo non sempre facile da riconoscere e diagnosticare, che si acuisce in condizioni di stress o di cambiamento nei ritmi di vita

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Di reflusso gastroesofageo soffrono molte persone. Chi occasionalmente; chi in modo continuativo, o cronico. È un disturbo piuttosto fastidioso, ma ci sono modi per contrastarlo e combatterlo. Dagli esperti dell’Istituto Humanitas di Rozzano (Milano) ecco 5 consigli salva-stomaco.

Prevenire e controllare il reflusso, la via da seguire

Il reflusso può essere controllato mediante terapia farmacologica, spiegano gli esperti di Humanistas. Tuttavia, i farmaci agiscono unicamente sui sintomi – per cui non risolvono il problema a monte. Per controllare il reflusso è dunque più importante prevenire, agendo anzitutto sul proprio stile di vita.

Sintomi del reflusso gastroesofageo

Il sintomo più caratteristico del reflusso gastroesofageo è quella sensazione di bruciore dietro lo sterno. La condizione si presenta quando i succhi gastrici entrano a contatto con le pareti dell’esofago, generando appunto il classico bruciore dovuto all’azione degli acidi.

Contro il reflusso, controlla il peso

Uno dei primi passi è il controllo del peso corporeo, per mantenerlo nella norma. Gli esperti spiegano come proprio obesità e sovrappeso siano condizioni favorenti il reflusso. È la pressione intraddominale, infatti, che aumenta il rischio di risalita dei succhi gastrici. Per contrastate questo accumulo di grasso addominale è pertanto fondamentale prestare attenzione a ciò che si mangia. «Perdere peso e ridurre il giro vita può aiutare – spiega la dottoressa Beatrice Salvioli, gastroenterologa all’Humanitas – mentre spesso i pazienti pensano che mangiare carboidrati allevi i sintomi, e aumentano di peso».

Se hai il reflusso, evita gli alimenti difficili da digerire, quelli irritanti e quelli acidi

«È meglio evitare di consumare cibi pesanti come sughi, insaccati, soffritti, ma anche caffè, cioccolato e alcol, che sono irritanti – sottolinea la gastroenterologa – Attenzione anche a cibi acidi come pomodori o agrumi, alla menta, che facilita il passaggio degli acidi, e anche alla lattuga, le cui fibre lunghe possono essere difficili da digerire. Da limitare il consumo di spezie, anche se il peperoncino può in alcuni casi alleviare i dolori.

No alle gomme da masticare e al fumo se hai il reflusso gastroesofageo

«Le gomme [o chewing-gum] fanno ingerire molta aria e peggiorano il disturbo. Anche il fumo aggrava la condizione», è un altro consiglio della dott.ssa Salvioli.

Evitare i pasti abbondanti, soprattutto a cena

«Dopo mangiato, in particolare la sera, bisognerebbe stare seduti con la schiena dritta o meglio ancora, fare una passeggiata e non andare a dormire prima che siano trascorse due ore dalla fine del pasto – prosegue l’esperta – Il rischio, altrimenti, è che il reflusso infici la qualità del sonno.

Dedicarsi a una costante attività fisica se si soffre di reflusso gastroesofageo

«Condurre una vita attiva e praticare attività fisica – conclude la dott.ssa Salvioli – aiuta a scaricare le tensioni e a migliorare la postura. Alcune condizioni come scoliosi e cifosi infatti, possono aggravare il reflusso.

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