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Sideremia: cos’è, valori normali e patologie associate

La sideremia misura la concentrazione di ferro nel sangue, fondamentale per il trasporto di ossigeno e altre funzioni vitali. Valori anomali possono indicare patologie come anemia sideropenica o emocromatosi

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Ferro (©depositphotos)

La sideremia è la misura della concentrazione di ferro nel sangue, un minerale fondamentale per numerose funzioni vitali, tra cui il trasporto dell’ossigeno ai tessuti, la produzione di energia e il mantenimento della salute del sistema immunitario. I livelli di ferro possono fornire importanti indicazioni sullo stato di salute generale e aiutare a diagnosticare varie patologie. Questo articolo esplora cos’è la sideremia, quali sono i valori normali e cosa può rivelare un esame del sangue.

Cos’è la sideremia?

La sideremia misura la quantità di ferro circolante nel sangue, precisamente quello legato alla transferrina, una proteina che ha il compito di trasportare il ferro nel corpo. Il ferro è essenziale per la formazione dell’emoglobina, una proteina presente nei globuli rossi, che permette il trasporto dell’ossigeno dai polmoni alle diverse parti del corpo.

Il ferro è anche coinvolto in numerosi altri processi biologici, come la produzione di enzimi e la sintesi del DNA. Tuttavia, se presente in quantità eccessive o insufficienti, il ferro può causare squilibri e portare a condizioni patologiche.

I valori normali della sideremia

I valori normali di sideremia possono variare leggermente in base al laboratorio di analisi e alle diverse metodologie utilizzate, ma in generale si attestano su:

  • Uomini: 60-160 µg/dL
  • Donne: 50-150 µg/dL
  • Bambini: 50-120 µg/dL

È importante notare che i livelli di ferro nel sangue possono essere influenzati da diversi fattori, tra cui l’età, il sesso, la dieta e lo stato di salute. Per questo motivo, i valori di riferimento possono differire leggermente in base alle specifiche del paziente.

Esami del sangue correlati alla sideremia

Oltre alla misurazione della sideremia, esistono altri test del sangue che vengono spesso richiesti insieme per una valutazione completa del metabolismo del ferro. Tra questi:

  • Ferritina: Misura le riserve di ferro nel corpo. Un valore basso indica una carenza di ferro, mentre un valore alto può indicare un eccesso.
  • Transferrina: Proteina che trasporta il ferro nel sangue. Alti livelli possono indicare una carenza di ferro.
  • Capacità totale di legare il ferro (TIBC): Misura la quantità totale di ferro che può essere legata alla transferrina.

Patologie associate ai valori anormali della sideremia

Bassi livelli di sideremia (ipoferritinemia) possono essere associati a:

  • Anemia sideropenica: Una delle forme più comuni di anemia, causata dalla carenza di ferro. Si manifesta con sintomi come stanchezza, pallore, vertigini e debolezza.
  • Malassorbimento intestinale: Patologie come la celiachia o la malattia di Crohn possono compromettere l’assorbimento del ferro.
  • Sanguinamenti cronici: Perdite di sangue prolungate, ad esempio nel tratto gastrointestinale o in caso di mestruazioni abbondanti, possono ridurre i livelli di ferro.

Alti livelli di sideremia (iperferritinemia) possono invece essere un indicatore di:

  • Emocromatosi: Una condizione genetica che causa un assorbimento eccessivo di ferro dall’alimentazione, portando ad accumuli potenzialmente tossici nei tessuti.
  • Anemia emolitica: Una malattia in cui i globuli rossi vengono distrutti più rapidamente di quanto il corpo riesca a produrli, con conseguente rilascio di ferro nel sangue.
  • Epatopatie: Patologie del fegato come la cirrosi possono causare un aumento dei livelli di ferro nel sangue.

Conclusione

Il controllo della sideremia e dei parametri correlati è essenziale per individuare eventuali squilibri del metabolismo del ferro, prevenire complicazioni e monitorare la salute generale. Il ferro è un minerale essenziale, ma come per molte altre sostanze, il suo eccesso o la sua carenza possono avere conseguenze significative sul benessere dell’organismo. Se si sospettano problemi legati al ferro, è sempre consigliabile consultare un medico per eseguire gli esami del sangue necessari e ottenere una diagnosi accurata.

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