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Salute

Influenza: cosa aspettarsi per l’inverno 2024-25?

La prossima stagione influenzale si prevede intensa, con un aumento dei casi rispetto allo scorso anno. Il calo delle coperture vaccinali preoccupa gli esperti, che richiedono una maggiore organizzazione e sensibilizzazione per la vaccinazione

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Influenza: cosa aspettarsi per l'inverno 2024-25?
Donna con influenza (©depositphotos)

La prossima stagione invernale si preannuncia critica per quanto riguarda l’influenza. Le previsioni indicano che potrebbe essere ancora più severa rispetto allo scorso anno, quando si sono registrati circa 15 milioni di casi in Italia tra virus influenzali e parainfluenzali. Questo ha portato gli esperti a richiamare l’attenzione sulla necessità di una pronta organizzazione nella distribuzione delle dosi vaccinali, per evitare i problemi registrati nella stagione 2023-24, quando le coperture vaccinali hanno mostrato un preoccupante calo.

Aumento dei contagi

Gli indizi di una stagione influenzale più intensa arrivano da ciò che è accaduto in Australia, dove l’inverno si è appena concluso con un’epidemia influenzale particolarmente aggressiva. Il fenomeno dell’influenza stagionale, infatti, segue spesso un andamento simile nei due emisferi, con l’inverno australiano che anticipa di qualche mese ciò che accadrà in Europa. Fabrizio Pregliasco, virologo e direttore sanitario dell’Irccs Galeazzi – Sant’Ambrogio di Milano, ha dichiarato che quanto accaduto in Australia è un chiaro segnale di allerta anche per l’Italia.

Gli esperti sono concordi nel prevedere una situazione analoga, se non peggiore, per il nostro paese, e ciò solleva preoccupazioni soprattutto per le categorie più a rischio come gli anziani, i malati cronici e i bambini piccoli. La protezione vaccinale per queste fasce di popolazione diventa quindi fondamentale.

Coperture vaccinali in calo: una preoccupazione crescente

Un ulteriore fattore che preoccupa i medici e le autorità sanitarie è il calo delle coperture vaccinali registrato nella scorsa stagione. I dati pubblicati dal Ministero della Salute indicano che nella stagione 2023-24 solo il 18,9% della popolazione ha ricevuto il vaccino antinfluenzale, un valore inferiore al 20,2% dell’anno precedente. Questo è un drastico ridimensionamento rispetto al picco raggiunto durante la pandemia di Covid-19, quando le coperture vaccinali avevano toccato il 65,3%.

Il ritorno a livelli di copertura così bassi rischia di esporre una parte significativa della popolazione ai rischi connessi all’influenza, che includono complicazioni respiratorie, ospedalizzazioni e, nei casi più gravi, la morte. La sfida, per la prossima stagione, sarà dunque riuscire a invertire questa tendenza e garantire che il maggior numero possibile di persone riceva il vaccino.

L’importanza di una campagna vaccinale efficace

Per evitare una nuova stagione disastrosa, i medici di famiglia e i virologi hanno sottolineato la necessità di un maggiore coinvolgimento delle istituzioni nella promozione della vaccinazione. L’obiettivo è evitare i ritardi organizzativi che hanno caratterizzato la distribuzione delle dosi lo scorso anno, quando alcune regioni hanno faticato a garantire un’adeguata copertura.

Le campagne di sensibilizzazione sulla vaccinazione antinfluenzale devono essere mirate e ben strutturate, coinvolgendo soprattutto le categorie più vulnerabili. La vaccinazione non solo protegge chi la riceve, ma contribuisce anche a ridurre la diffusione del virus nella comunità, salvaguardando così anche coloro che, per motivi di salute, non possono vaccinarsi.

Con l’inverno alle porte e il rischio di un’epidemia influenzale significativa, la preparazione e la prevenzione rappresentano la migliore difesa.

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