Salute
Malformazioni facciali: quale aiuto può arrivare dalla chirurgia ortognatica?
La chirurgia ortognatica è quella branca della chirurgia maxillo-facciale che si occupa di intervenire sulle problematiche localizzate nella zona della mandibola e della mascella
Le malformazioni che affliggono il volto possono essere risolte facendo ricorso alla chirurgia ortognatica, ovvero quella branca della chirurgia maxillo-facciale che si occupa di intervenire sulle problematiche localizzate nella zona della mandibola e della mascella.
Tali malformazioni possono essere congenite, cioè presenti fin dalla nascita, e rappresentano per chi ne soffre un grave impedimento alla vita quotidiana. Le deformità o le anomalie dello scheletro facciale che sono presenti fin dalle prime settimane di vita, infatti, possono avere gravi conseguenze sul corretto sviluppo dei vari distretti corporei, oltre che causare anche dei difetti di natura estetica.
La chirurgia dei mascellari, ovvero l’altro nome con il quale è conosciuta l’ortognatica, mira proprio a restituire piena funzionalità a queste aree del viso, andando a intervenire al tempo stesso anche sull’estetica. Con questi interventi, quindi, è possibile migliorare la qualità della vita delle persone.
Attraverso la chirurgia ortognatica per la correzione di malformazioni congenite facciali, infatti, è possibile risolvere problemi di deglutizione, di masticazione, di respirazione ed anche i difetti di pronuncia.
Malformazioni facciali: come intervenire con la chirurgia ortognatica
Tra le malformazioni congenite su cui è possibile intervenire con la chirurgia ortognatica è possibile annoverare le asimmetrie che coinvolgono il volto, oppure tutti quei difetti che non possono essere risolti attraverso l’impiego degli apparecchi ortodontici, come per esempio il “morso profondo” o il “morso aperto“.
Sebbene la chirurgia dei mascellari sia sempre più diffusa, è però indispensabile affidarsi solo a professionisti dalla lunga esperienza e che siano specializzati in questo tipo di trattamento. Ne costituisce un esempio il Dottor Gianpaolo Tartaro, medico chirurgo attivo nell’ambito da oltre 20 anni, che effettua interventi di chirurgia ortognatica avvalendosi di un approccio caratterizzato dalla centralità dell’ascolto delle necessità specifiche di ogni paziente.
Naturalmente, ciò che assume una rilevanza particolare nell’ortognatica, oltre all’umanità e alle capacità tecniche del chirurgo che esegue l’operazione, è anche la fase di analisi preliminare che precede l’intervento, in quanto è proprio in questo momento che il medico sceglie quale tecnica è preferibile utilizzare.
Negli ultimi decenni sono state numerose le innovazioni tecnologiche che hanno caratterizzato anche questa branca della medicina, pertanto è necessario che il medico al quale ci si rivolge provveda costantemente ad aggiornare il proprio bagaglio di competenze.
Cosa sapere prima di sottoporsi a un intervento di chirurgia ortognatica
In genere, i medici che si occupano di chirurgia dei mascellari intrattengono una stretta collaborazione con gli ortodontisti, infatti non è infrequente che, prima dell’operazione, la persona debba portare un apposito apparecchio ortodontico per preparare l’area sulla quale si interverrà poi in maniera chirurgica.
I chirurghi specializzati in interventi di chirurgia ortognatica, inoltre, si avvalgono di speciali strumenti tecnologici computerizzati che sfruttano le possibilità offerte dalla chirurgia virtuale. Obiettivi di tali innovazioni sono quelli di eseguire tagli sempre più precisi e millimetrici, con una riduzione delle cicatrici visibili.
I candidati ideali a questo tipo di intervento sono persone che hanno già compiuto 18 anni e che godono di buona salute.
L’operazione viene pianificata sulla base della chiusura più corretta ed esteticamente gradevole da imprimere ai denti: per raggiungere questa finalità il medico calcola gli spostamenti delle ossa e, in base a questi, prepara degli splint che hanno la funzione di guidarlo durante l’operazione.