Salute
Glaucoma – Tra le prime cause di cecità nel mondo
Si stima che dai 4,5 ai 9 milioni di persone cieche al mondo lo siano a causa del glaucoma, una malattia del nervo ottico causata dalle carenze di fibre che porta all’escavazione della papilla ottica e di conseguenza alla riduzione del campo visivo. Questa malattia se non trattata progredisce fino a danneggiare le zone periferiche, portando alla tanto temuta cecità.
Come capire se si soffre di glaucoma?
Se sei particolarmente interessato a questa patologia informati su siti gestiti da esperti come https://www.essiloritalia.it/la-tua-vista/difetti-visivi/capire-il-glaucoma o rivolgiti ad un professionista del settore oculistico, in questo modo saprai raccogliere indicazioni certe e precise. Nel frattempo però, di seguito, verranno riportate alcune dritte utili da seguire per capire quali sono i sintomi più diffusi del glaucoma.
Solitamente questa patologia avanza senza che la persona colpita noti alcun fastidio, non a caso questa malattia viene definita anche il “silenzioso ladro della vista”. I primi disagi si avvertono quindi quando il nervo ottico è ormai compromesso e comincia a rendere la visibilità offuscata prima nelle zone laterali dell’occhio e solo infine nella parte centrale. I sintomi del glaucoma acuto invece, diverso da quello classico, sono costituiti da: indolenzimento oculare, riduzione della vista, arrossamento degli occhi, aloni colorati, nausea e mal di testa molto forti.
Le cause del glaucoma sono molte, possono riguardare un incremento della pressione intraoculare, l’avanzamento dell’età, la familiarità, la miopia, il ridotto spessore corneale centrale, il diabete e la ridotta perfusione del nervo ottico. La forma più rara di glaucoma invece è quella primaria cronica ad angolo aperto, dove la pressione intraoculare aumenta a seguito del cattivo deflusso del sistema di scarico dell’occhio. La pressione intraoculare quindi raggiunge livelli molto elevati portando ad un rimpicciolimento del bulbo oculare, a casi di ipermetropia, ad un aumento di spessore del cristallino e dell’iride. Vi è poi il glaucoma a pressione intraoculare normale simile a quello primario ad angolo aperto, ma dove il nervo ottico degenera anche in assenza di aumento della pressione endobulbare, il glaucoma congenito presente alla nascita, il glaucoma giovanile di origine malformativa, il glaucoma secondario diffuso a seguito di traumi, interventi oculari e prolungate somministrazioni di farmaci cortisonici, il glaucoma complicato come nel caso dell’uveite e il glaucoma neovascolare, aggressivo e consistente in una patologia oculare ischemica cronica, a seguito dell’occlusione venosa retinica o della retinopatia diabetica.
Infine è bene sottolineare che l’unico modo per scoprire se si soffre o meno di glaucoma (qualsiasi tipologia) è effettuare una visita medica specialistica oculistica completa.
Come si cura il glaucoma?
Dal glaucoma non si può guarire, in quanto consiste in una malattia cronica ma può essere contenuta e curata così da evitare la progressione alla menomazione visiva. Il rimedio vincente consiste nel ridurre la pressione oculare per tutta la vita, attraverso terapie mediche spesso a base di colliri, da instillare con regolarità secondo quanto stabilito dal proprio medico.
Quando la terapia medica risulta insufficiente potrebbe essere necessario ricorrere a interventi laser parachirurgici o a interventi chirurgici. In questi casi ovviamente è sempre altamente sconsigliato ricorrere a rimedi improvvisati o scelti da persone non competenti in materia.