Salute
Perché un romanzo del 1981 «prevedeva» l’infezione da Coronavirus a Whuan?
Il tweet di un leader politico solleva un’importante questione: perché in un libro del 1981 viene citato un virus simile al Coronavirus che si chiama Whuan 400?
Sono molti gli utenti di internet che sono rimasti sconcertati da un post pubblicato recentemente su Twitter e da lì la notizia si è diffusa in tutto il mondo. Su Twitter, infatti, si parla di un romanzo intitolato The Eyes of Darkness, del quale parla anche Wikipedia. Storia che – secondo alcune teorie – avrebbe «previsto» l’infezione da Coronavirus ben 40 anni prima. Il libro, infatti, è stato pubblicato nel 1981. Una terribile coincidenza o qualcosa di premeditato?
Il coronavirus in un romanzo del 1981
Dean Koontz, autore del best seller The Eyes of Darkness, racconta della storia di una madre che non si dà pace per la perdita del figlio: lui, insieme a tante altre persone, muore misteriosamente in un campeggio. La storia fa riferimento a un laboratorio militare cinese che crea un virus come parte del suo programma di armi biologiche. Ciò che rende i fatti ancor più sconcertanti è che nel capitolo 39, Koontz precisa che il laboratorio si trova a Wuhan. Tant’è vero che il virus in questione prende il nome di Wuhan-400.
Tweet che sono diventati virali
Tra i vari post presenti sui social, sono divenuti famosi anche i tweet di Manish Tewari, politico indiano e membro del Congresso nazionale indiano. Nel suo post si legge: Is Coranavirus a biological Weapon developed by the Chinese called Wuhan -400? This book was published in 1981. Do read the excerpt? (Il Coranavirus è un’arma biologica sviluppata dai cinesi chiamata Wuhan -400? Questo libro è stato pubblicato nel 1981).
Is Coranavirus a biological Weapon developed by the Chinese called Wuhan -400? This book was published in 1981. Do read the excerpt. pic.twitter.com/Qdep1rczBe
— Manish Tewari (@ManishTewari) February 16, 2020
Sintomi simili
Nel libro di Koontz i sintomi descritti del Whuan-400 sono molto simili al Coronavirus che conosciamo oggi, il cosiddetto COVID-19: febbre, affaticamento e difficoltà respiratorie. Ma la domanda che molti, in rete, si stanno facendo è questa: è possibile che anche in questo caso qualcuno abbia preparato un virus in laboratorio? Oppure si tratta delle solite teorie da fanatici del complottismo? «Chiamano il virus ‘Wuhan-400’ perché è stato sviluppato nei loro laboratori RDNA fuori dalla città di Wuhan, ed è stata la quattrocentesca varietà praticabile di microrganismi artificiali creati in quel centro», precisa Manish Tewari riferendosi a un paragrafo del libro.
I commenti sui Social
Molti i commenti sui social relativi al tweet: «Scegli qualsiasi evento e c’è la possibilità che un libro scritto da alcuni abbia una trama simile. La teoria della cospirazione non ha fine», mentre altri restano in dubbio: «intrigante di sicuro, spero che la verità venga fuori». E voi? Come la pensate?