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I cibi da non dare mai al tuo cane: si rischiano gravi disturbi cardiaci

Alcuni cibi per cani possono causare gravissimi disturbi cardiaci. L’allarme lanciato dalla FDA

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cibi da non dare ai cani

Tutti noi cerchiamo di dare il meglio al nostro amico a quattro zampe: gli offriamo amore, un riparo, il massimo della dolcezza e del cibo. Quest’ultimo, però, non sempre è benefico per fido, anzi. Si trovano in commercio formulazioni che potrebbero causargli gravissimi problemi cardiaci. Ecco quali sono i cibi da non dare mai al proprio cane.

La storia di Debbie Turner

NBC News ha recentemente riportato la storia di Debbie Turner e il suo povero cane Kanga Lu, affetto da un grave danno cardiaco, probabilmente legato all’alimentazione. Tutto inizia un giorno quando il povero animale comincia a sviluppare sintomi anomali: affaticamento, problemi respiratori e convulsioni. A seguito di visite approfondite effettuate dal suo veterinario, si scopre che il cane – un incrocio tra un maltese e un chihuahua – era affetto da un’insufficienza cardiaca avanzata. Inizialmente «pensavo fosse un cane sano di 6 anni affetto da convulsioni minori, e poco dopo scopro che potrebbe avere solo tre mesi di vita», racconta la signora Turner di 66 anni, residente a Orlando, in Florida. «A quel punto mi sentivo come se fossi in una fossa senza fondo e senza via d’uscita».

Tutta colpa del cibo?

Il veterinario pensa subito a una strana sindrome provocata dal cibo che pare essersi verificata anche in altri animali. Per questo motivo chiede alla signora Turner se aveva l’abitudine di dare al suo cane alimenti senza cereali. Debbie Turner non ci pensò due volte a rispondere «sì». In commercio, infatti, si trovano molti mix di alimenti che contengono diversi ingredienti, esclusi i cereali. Pare che gli animali alimentati in questo modo siano soggetti a un disturbo denominato cardiomiopatia dilatativa (DCM). «Nei cani e nei gatti che sviluppano la cardiomiopatia le pareti del cuore si assottigliano e la capacità di pompare il sangue diminuisce», spiega il dottor Bruce Kornreich, cardiologo veterinario e direttore del centro di salute felina del Veterinary College di Cornell. «Se si continua così, l’animale domestico può arrivare a sviluppare un’insufficienza cardiaca cronica».

Cibi da non dare ai cani: l’allarme lanciato dalla FDA

La Food and Drug Administration già da un anno, ha messo in evidenza un possibile legame tra la cardiomiopatia dilatativa e l’uso di alimenti per animali domestici senza cereali. Nei mix spesso si trovano – in sostituzione dei cereali – piselli, lenticchie o patate. Lo scorso aprile l’FDA ha ricevuto la segnalazione di 560 cani e 14 gatti affetti da una grave condizione cardiaca causata da un’alimentazione errata. Ancora non si conosce con esattezza il motivo di questa associazione ma alcuni ricercatori ritengono che la carenza di cereali possa danneggiare la salute del cuore, stessa cosa dicasi degli ingredienti esotici. «Continuiamo a vedere cani che arrivano nel nostro ospedale colpiti da questo problema», racconta la dott.ssa Lisa Freeman, nutrizionista veterinaria e professoressa presso la Cummings School of Veterinary Medicine presso la Tufts University. Secondo l’esperta il pericolo maggiore sarebbe rappresentato dagli alimenti «BEG», prodotti da aziende boutique che contengono ingredienti esotici e privi di cereali.

FDA preoccupati per i cibi per cani senza cereali

«Siamo preoccupati per le segnalazioni di malattie cardiache canine, note come cardiomiopatie dilatative, nei cani che hanno mangiato alcuni alimenti per animali domestici contenenti piselli, lenticchie altri legumi o patate come ingredienti principali», spiega il Dr. Martine Hartogensis della FDA. «La FDA sta studiando il potenziale legame tra DCM e questi alimenti. Incoraggiamo i proprietari di animali domestici e i veterinari a segnalare casi di DCM in cani che non sono predisposti alla malattia».

I sintomi

I cani o gatti affetti dalla malattia sviluppano un cuore ingrossato che funziona a fatica. Possono sviluppare insufficienza cardiaca congestizia, che può rivelarsi fatale. I sintomi includono letargia, perdita di peso e, talvolta, tosse. «La funzione cardiaca può migliorare nei casi che non sono collegati alla genetica con un adeguato trattamento veterinario e modifiche dietetiche, se presi in tempo […] Le diete nei casi segnalati alla FDA elencano frequentemente patate o legumi multipli come piselli, lenticchie, altri” legumi “(semi di legumi) e i loro derivati ​​di proteine, amido e fibre all’inizio dell’elenco degli ingredienti, indicando che sono gli ingredienti principali. I primi rapporti della comunità di cardiologia veterinaria indicano che i cani mangiavano costantemente questi alimenti come fonte primaria di nutrimento per periodi che vanno da mesi a anni. Alti livelli di legumi o patate sembrano essere più comuni nelle diete etichettate come “prive di cereali”».

Le carenze dietetiche del cane

Uno studio condotto nel 2018 su alcuni Golden Retriver ha messo in evidenza come gli animali alimentati con mix senza cereali erano carenti di taurina. Circa la metà degli animali, dopo aver ripreso l’alimentazione normale, ha migliorato la condizione senza dover assumere più farmaci. Ma la taurina non è l’unico problema causato da questo tipo di alimentazione. Nella clinica Freeman in Massachusetts infatti, il 90 percento dei cani affetti dalla cardiomiopatia possiede livelli normali di taurina. «Ciò significa che molto probabilmente il cuore dei cani che seguono una dieta BEG viene danneggiato in altro modo». «È possibile che qualcosa negli alimenti BEG inibisca il modo in cui il corpo usa o assorbe gli aminoacidi», spiega il dott. William Tyrrell, cardiologo del CVCA Cardiac Care for Pets in Virginia.

Se si passa a una dieta normale tutti i cani migliorano

Tyrrell che collabora con l’FDA, ha spiegato che i cani affetti da cardiomiopatia dilatativa che sono passati a un cibo per cani tradizionale sono sempre migliorati. «Non vediamo un’inversione del 100 percento, ma alcuni escono da insufficienza cardiaca e molti sono in grado di eliminare i diuretici. Tutto ciò, ovviamente, non accade con i cani che sviluppano la malattia per una causa genetica [indipendentemente dalla dieta che seguono nda] – quei cani alla fine muoiono per la malattia». È importante sottolineare che mentre alcuni cani impiegano anni per ammalarsi, altri si ammalano dopo brevissimo tempo dall’inizio della dieta BEG. Rivolgetevi al vostro veterinario nel caso in cui il vostro cane segua questo genere di alimentazione.

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