Alimentazione
Pappa reale, scienziati scoprono una sostanza rigenerante e anti-Alzheimer
La pappa reale potrebbe rigenerare i tessuti, combattere l’invecchiamento e frenare l’Alzheimer. Ecco perché
La pappa reale la conosciamo tutti. Si tratta di una sostanza particolarmente utile al nutrimento dell’ape regina, l’unica che può accedere a questo elisir di lunga vita. La troviamo, però, anche nello scaffale dei nostri supermercati. Assunta a dosi minime, infatti, sembra fornire maggior energia. C’è anche chi sostiene che potenzi il sistema immunitario e offra benefici nel migliorare la fertilità. Una recente ricerca scientifica, invece, pare aver scoperto effetti ancor più sorprendenti: combatte l’invecchiamento e (forse) le malattie neurodegenerative. Ecco i risultati pubblicati su Nature Communications.
La proteina dei miracoli contenuta nella pappa reale
Sembra che la pappa reale contenga una particolare proteina denominata royalactin, la quale attiverebbe un’importante rete di geni che in grado di rafforzare la fisiologica capacità delle staminali pluripotenti di rinnovarsi. Questo significa che, potenzialmente, la pappa reale aiuta l’organismo umano a produrre più cellule in grado di riparare e ricostruire tessuti danneggiati.
Lo studio sulla pappa reale
In realtà quello che sono riusciti a ottenere gli scienziati dell’Università di Oxford è solo una conferma dei tanti benefici della pappa reale. Già studi precedenti avevano infatti dimostrato come essa fosse in grado di migliorare la durata e la qualità di vita di molti animali: dai nematodi ai topi. «Abbiamo una strada molto identificabile attraverso la quale vengono verificati gli effetti della pappa reale. Essa permette di mantenere attive le cellule staminali in uno stato di auto-rinnovamento», spiega Kevin Wang, coordinatore dello studio.
La proteina della pappa reale anche negli esseri umani?
Secondo gli scienziati, anche negli esseri umani deve esistere una proteina simile alla royalctin che permette alle staminali di fare il proprio dovere. E dopo vari studi ne hanno trovata una pressochè identica, attiva però solo nelle prime fasi dello sviluppo dell’embrione umano. A questo punto, dopo averla identificata, gli scienziati avrebbero solo più dovuto dargli un nome e pare lo abbiano trovato: Beyoncè: «un bel nome per un’ape regina umana».
Una molecola importante
«Tutto indica che questa è una molecola super importante. Abbiamo identificato una molecola di auto-rinnovamento che riteniamo possa aiutare a stabilire le cellule di partenza per tutte le cellule staminali dell’embrione», spiega Wang. Il ricercatore sostiene che la loro scoperta potrebbe portare al trattamento di molti disturbi causati dalla tarda età: il morbo di Alzheimer, l’insufficienza cardiaca e i problemi muscolari.
Il prossimo passo: dalla pappa reale al farmaco
Ora, il prossimo passo è quello di mettere a punto dei farmaci basati sulla scoperta, che possano rigenerare i tessuti vecchi o danneggiati grazie alle cellule staminali. Secondo Wang è normale che la proteina presente nelle api ci sia anche in altri organismi, come quello umano. «Il nostro lavoro spiega per la prima volta perché la pappa reale delle api può essere benefica anche per altri organismi». Tuttavia, lo scienziato mette in guardia le persone dall’acquistare immediatamente la pappa reale per ottenere gli effetti anti-invecchiamento. «Non stiamo dicendo che tutti debbano andare a acquistare la pappa reale», anche perché molti prodotti sono così scadenti da non contenere royalctin. «Non tutti i prodotti hanno la stessa qualità». E, sicuramente, non è una questione di prezzo.
Fonti scientifiche
[1] Honey bee Royalactin unlocks conserved pluripotency pathway in mammals – Derrick C. Wan, Stefanie L. Morgan, […]Kevin C. Wang
Maria
11 Novembre 2019 at 22:29
Grazie per i suggerimenti!